L’esodo degli italiani, giuliani, dalmati, fu per oltre trecentomila persone l’abbandono della terra natia, l’Istria, nonché drammatico epilogo che, nell’arco di un decennio dalla fine dell’ultimo conflitto, costrinse un popolo a ricominciare daccapo e altrove la propria vita. I profughi hanno sperimentato il lacerante dolore del distacco che ha lasciato in loro cicatrici incancellabili e, ancora oggi, chi l’ha vissuto non riesce a rimarginare quella ferita.