Vittoria Ottolenghi
Vittoria Ottolenghi (Roma 1924-2012) svolse sin dall’età di trent’anni le attività di scrittrice, critica, saggista e giornalista dedicandosi in particolare allo spettacolo, tanto da affermarsi come tra le più celebri esperte italiane di balletto.
Si appassionò quasi per caso allo studio della danza quando le venne affidato l’incarico di critica nella monumentale Enciclopedia dello Spettacolo (1954-1968) di Silvio D’Amico, cimentandosi come autodidatta nello studio di questa disciplina fino ad allora a lei pressoché ignota e poi lavorando alla redazione dell’opera per oltre dieci anni come autrice e redattrice per il settore Danza e Teatro Musicale.
È stata una delle più care amiche di Rudol’f Nuriev.
Nel 1956 iniziò il suo lavoro di critico di danza anche per «Paese sera», Il Mattino, Il Resto del Carlino, L’espresso, Musica viva, Balletto oggi, Anna, Prima fila). Dal 1960 lavorò per la RAI all’ideazione, alla cura ed alla realizzazione di programmi, tra cui Maratona d’estate, al quale si deve, in gran parte, la diffusione della cultura della danza in Italia.
Curò inoltre seminari di analisi della danza presso il Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, il Teatro dell’Opera di Roma ed il Teatro San Carlo di Napoli e varie serie di conferenze-spettacolo all’Accademia Filarmonica Romana ed alla Piccola Scala di Milano. Alla Filarmonica Romana ha donato oltre 600 tra volumi e documenti video di danza che sono stati raccolti nel Fondo Vittoria Ottolenghi.
Per oltre dieci anni collaborò al Festival dei Due Mondi di Spoleto curandone dal 1988 al 1996 il coordinamento per il settore Danza.