Informazioni aggiuntive
Autore | Riccardo Riki |
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Pagine | 82 |
ISBN | 9788864023151 |
€11.90
Amore blu è un lavoro teatrale andato in scena presso teatri underground romani alla fine degli anni ’80.
Il luogo: una delle tante aree metropolitane.
Amburgo come Parigi, Roma come New York, Liverpool come Mosca, all’ombra d’una ciminiera dove l’individuo perde o spezza la propria individualità nel collettivismo di massa o ai piedi d’un grattacielo dove si finisce a garantire la rappresentazione minima di qualche Corporation.
La domanda interiore o sociale è: è possibile amare?
Ogni filosofo o poeta può dibattere il problema o dimenarsi in esso, ma se la risposta escatologica fosse negativa cosa rimarrebbe all’uomo?
Cioè, se non fosse possibile amare ancora o se fosse superato alle soglie d’una nuova civiltà meccanico-spaziale, quale ipotesi “altra” andrebbe ricercata o sostituita?
I due personaggi (con l’intervento d’un terzo che rappresenta comunque quella forma oscura e ancestrale, quindi ossimora, che è sempre latente e in agguato in ognuno di noi e perciò non ha volto) preferiscono il rischio di una prima ipotesi, ancorché ignota e amara, a quella di una sicura duplicazione industriale dove tutto si riproduce mediante ragione.
A quest’ipotesi, che l’autore ritiene l’unica, è anche legata la sfida d’ogni giorno per rimanere umani.
Autore | Riccardo Riki |
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Pagine | 82 |
ISBN | 9788864023151 |